ALESSANDRO NERI CIRONE: DALLA MUSICA ALL’APERTURA DI UN’ATTIVITA’ DI CATERING, PASSANDO PER L’ACCADEMIA ITALIANA CHEF

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1Ogni mese, nelle sedi della nostra Accademia, arrivano allievi di ogni età, carichi di ambizioni e sogni, pronti a raggiungere le proprie mete personali e professionali. C’è chi arriva dopo la Scuola Alberghiera, chi dopo numerose esperienze nel campo della ristorazione ed è in cerca di approfondire le proprie tecniche, ma c’è anche chi arriva con una laurea in tasca che però non gli permette di sentirsi realizzato e chi, dopo anni di lavoro in un settore diverso dalla cucina decide di inseguire una passione e fare dell’arte culinaria un vero mestiere.

In ogni caso il segreto della realizzazione delle proprie mete è quello di non sentirsi mai arrivati, ma mettersi in gioco con umiltà e impegno. Quando umiltà e impegno si fondono con la determinazione e la passione, gli ostacoli alla propria realizzazione se non si annullaano, si ridefiniscono, reindirizzando le scelte e indicandoci la strada giusta per trovare nuove opportunità.
Questa è una lezione che Alessandro Neri Cirone, Diplomato del Corso di Cuoco Professionista, è in grado di darci a tutti.
Alessandro, musicista da sempre, cittadino d’Europa e del Mondo, un pò per lavoro e un pò per la famiglia, sulla soglia dei 40 anni ha deciso di inseguire la sua seconda passione dopo la musica: quella della cucina. Gli impegni familiari hanno portato Alessandro a fare sacrifici, a spostarsi ogni fine settimana in Italia, da un altro paese, per poter effettuare le lezioni in Accademia, a passare un periodo lontano dalla moglie per poter effettuare lo stage, ma la determinazione e la passione di Alessandro erano talmente forti che ha affrontato il suo percorso formativo con successo e adesso ha un lavoro eccellente che ama e chi gli regala soddisfazioni e stimoli continui.
Non vogliamo dilungarci ulteriormente; vi lasciamo al suo racconto, certi che la sua testimonianza sia davvero esmplare per tutti coloro che si accingono a seguire la propria realizzazione professionale.

Mi chiamo Alessandro, ho 40 anni, da sempre faccio il musicista. Ho iniziato a suonare praticamente quando ero in prima elementare e ho trasformato una delle mie due grandi passioni in mestiere dall’età di 16 anni. Grazie alla musica ho girato il mondo, ho lavorato a fianco di artisti più o meno conosciuti. Ho passato gli ultimi 6 anni della mia vita in Italia suonando con Jerry Calà, Umberto Smaila, Ugo Conti, Sergio Vastano, Enzo Braschi, artisti che erano per me personaggi famosi di riferimento quando avevo 20 anni. L’altra mia grande passione è sempre stata la cucina.
Dopo aver “vagato” per il mondo grazie alla musica prima e successivamente grazie a mia moglie, (con il suo lavoro ci trasferiamo spesso. Negli ultimi anni abbiamo vissuto in Belgio, Olanda e Etiopia) siamo arrivati di nuovo in Belgio nel 2015 e ho deciso che era il momento di trasformare la mia grande passione in mestiere.
Ho cercato tra le varie scuole e l’Accademia Italiana Chef era quella che mi permetteva di fare corsi intensivi nel week end e quindi di poter tornare a Bruxelles durante la settimana. Quindi mi sono iscritto, all’inizio un po’ scettico per via delle poche lezioni, ma già dalla prima mi sono reso conto che il corso è davvero ben strutturato. Una delle quattro persone che devo ringraziare è lo Chef Francesco Tursi. Una persona splendida, con grande capacità comunicativa. Mi è stato davvero di grande aiuto. Dopo il corso sono partito immediatamente per lo stage.
La sede di Milano mi ha proposto la “Locanda del Pilone” ad Alba. Io, abitando lontano, non avevo problemi a lavorare in un ristorante lontano da casa e “full time”. Quindi, nonostante la paura di non essere in grado di affrontare la situazione (la Locanda del Pilone è un fantastico ristorante con una stella Michelin), sono partito. E qui ho incontrato le altre tre persone cui devo davvero tutto.
Ho avuto la fortuna di arrivare al ristorante quando ancora era in fase di apertura quindi ho passato i primi 10 giorni ad osservare le preparazioni, la scelta del menu e le varie prove. Alla Locanda era arrivato un nuovo chef, più giovane di me, pieno di entusiasmo ed esperienza.
Da subito mi hanno messo a mio agio, mi hanno fatto sentire parte della brigata facendomi partecipare attivamente alle preparazioni, chiedendomi anche pareri. Per me è stata un’esperienza che ha cambiato radicalmente il mio modo di pensare alla cucina.
Gli Chef Federico GalloLuca Bendinelli e il Capo Partita Umberto Rizzi mi hanno insegnato tantissimo in poco tempo. Sono stati fondamentali e soprattutto sempre molto disponibili.

Alla fine dello stage mi hanno detto che mi avrebbero ospitato di nuovo nella loro cucina se avessi avuto l’opportunità di stare lontano da casa per più tempo e per me è stato motivo di grande orgoglio (anche se l’orgoglio non basta per convincere mia moglie). Appena finito la scuola e dopo aver passato l’esame sono tornato in Belgio e ho aperto una mia attività di catering.  Lavoro nelle fiere di cibo e cucina italiana, faccio dimostrazioni di cucina, preparo piatti italiani  utilizzando prodotti di qualità. Lavoro in Belgio, in Olanda e anche in Italia.

Come mi vedo tra 10 anni? Il mio obbiettivo è quello di far conoscere la nostra cucina, quella di qualità. Purtroppo all’estero l’Italia è famosa per pochi piatti, alcuni addirittura inventati. Mi piace l’idea di far  conoscere all’estero il nostro modo di cucinare, l’importanza che diamo alla scelta dei prodotti, all’equilibrio dei sapori, all’estetica dei
piatti.
Ovviamente io sono solo all’inizio, ho ancora tutto da imparare ma di tempo ne ho e voglia, curiosità e spirito di iniziativa  non mi mancano. A proposito di questo, quasi per scherzo ho inviato la mia candidatura per uno stage al Geranium di Copenhagen perché avevo letto un articolo su questo fantastico ristorante. Per mesi non ho ricevuto neanche una mail di conferma ricezione e poi la scorsa settimana sono stato contattato come possibile candidato. Se riesco a convincere mia moglie, vado ;-­‐). Spero di avere il tempo per poter frequentare anche il corso di chef prima o poi.

L’Intero Staff dell’Accademia Italiana augura ad Alessandro un futuro ricco di intense soddisfazioni e sorrisi. Grazie Alessandro per il tempo che ci hai concesso raccontandoci la tua entusiasmante storia di successo.

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