AMANDA SILEONI, IL SACRIFICIO E LA DETERMINAZIONE PER ARRIVARE AD UN CERTO LIVELLO

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Vi raccontiamo la storia di Amanda Sileoni, da nostra Ex allieva a Demy Pastry Chef al ristorante Santa Elisabetta di Firenze, situato nell’Hotel Brunelleschi.


Amanda, puoi raccontarci come è iniziato il tuo percorso nel mondo della pasticceria? Cosa ti ha spinta a iscriverti all’Accademia Italiana Chef?

Ho iniziato il mio percorso nel mondo della pasticceria quasi per caso, il mio sogno era diventare veterinaria, non essendoci riuscita ho iniziato a sperimentare con i dolci a casa, piacendomi molto e volendo sempre più approfondire, volevo farlo diventare il mio lavoro.

Ho cercato un corso che potesse essere utile al fine di trovare un impiego e cercando un po’, ho trovato l’Accademia Italiana Chef che faceva al mio caso, per costi e per attestati.

 

Quali lezioni hai apprezzato i modo particolare durante il tuo percorso in Accademia Italiana Chef?

Essendo un corso base, ho apprezzato molto le lezioni sul cioccolato, in quanto argomento difficile da studiare e mettere in pratica in casa. In generale è stata comunque una bella esperienza ed ogni lezione ha suscitato in me curiosità e voglia di imparare.

 

Quanto è stato importante il supporto della tua famiglia e delle persone care durante questo percorso di crescita professionale?

Durante il mio percorso professionale ho dovuto scegliere tra il lavoro e l’uscire la sera o i fine settimana con gli amici, ma ero determinata ad arrivare ad un certo livello e, anche se difficile, ho dovuto rinunciare alla vita mondana.
Però le persone intorno a me lo capivano e cercavano di passare il tempo con me organizzandoci anche in base ai miei orari.

 

Dopo il diploma presso l’Accademia Italiana Chef, quali sono stati i primi passi che hai fatto per entrare nel mondo della pasticceria professionale?

Dopo essermi diplomata all’Accademia, sono stata assunta in una nuova pasticceria a Lucca, che ha creduto nella ragazza che aveva voglia di imparare anche se con nessuna esperienza alle spalle.
Lì ho potuto imparare moltissime cose su cosa vuol dire, effettivamente, lavorare nel mondo della pasticceria.

 

Adesso lavori come Demy Pastry al ristorante Santa Elisabetta, un ristorante due stelle Michelin. Come è stato l’impatto di lavorare in un ambiente così prestigioso?

Ora Lavoro come Demy Pastry Chef al ristorante Santa Elisabetta di Firenze, situato nell’Hotel Brunelleschi.
Lavorare a questi livelli richiede molta concentrazione e dedizione, sempre con la voglia di imparare cose nuove e mettendosi in gioco.

 

Quali sono le sfide più grandi che incontri quotidianamente lavorando in una cucina pluristellata e come riesci a superarle?

All’interno di una cucina stellata, come in ogni cucina o laboratorio, le sfide più grandi riguardano il soddisfare le richieste del cliente, anche il più esigente, nonostante i nostri menù siano studiati, per mesi, prima di uscire, dobbiamo sempre accontentare il cliente, perchè è un lavoro che si basa sulla soddisfazione delle persone, poi il nostro gusto.
Sono ostacoli facili da superare perchè hai delle basi e delle conoscenze solide della pasticceria, date dagli anni di pratica e continui corsi di aggiornamento.

 

C’è stato un momento in cui ti sei detta: “Ce l’ho fatta!”? Una soddisfazione che ti ha ripagata di tutti gli sforzi fatti?

La soddisfazione più grande è quando vedi che il Pastry Chef e lo Chef hanno la loro completa fiducia in te, anche nel gestire il servizio, in caso di loro assenza.

 


In un ambiente competitivo come quello delle cucine stellate, quanto conta l’aggiornamento continuo e la voglia di migliorarsi ogni giorno?

L’Accademia Italiana Chef è stata l’inizio di questo fantastico percorso, ho avuto consulenti in loco che mi hanno insegnato tutte quelle che sono le nozioni di pasticceria per lavorare in un laboratorio, non solo pratiche ma anche teoriche, mi sono spostata a Brescia per diversi mesi proprio per approfondire il concetto di pasticceria da ristorazione con un corso di aggiornamento e durante il mio lavoro all’Hotel Brunelleschi ho seguito corsi di aggiornamento su specifici argomenti.

 

Cosa consiglieresti ai giovani che, come te, vogliono entrare nel mondo della pasticceria professionale? Quali sono gli errori da evitare e i segreti per farcela?

Se sono dove sono ora è perchè mi sono impegnata, ci ho creduto e lo volevo dimostrare, non sono mai stata abbattuta da nessuno durante i miei anni di lavoro o da studente, ma perchè ero e sono determinata nel sapere cosa voglio.
Il mio consiglio, che non vale solo per la pasticceria, è che dovete essere i primi a volerlo, se lo volete veramente, tutti i “sacrifici” che vi richiederanno saranno briciole.

Ringraziamo Amanda per averci raccontato la sua splendida storia. Le facciamo tantissimi auguri per la sua già fantastica carriera nel mondo della pasticceria.

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