La visita a Mimmo, imprenditore e studente dell’Accademia.
Milano, 25 febbraio 2022. Oggi vi parleremo di una visita di cortesia, di un incontro sul campo, sul vero e proprio terreno in cui ogni giorno il mondo della ristorazione prende vita e si svolge, avvia momenti unici, a volte romantici, nei quali si degustano prelibatezze nostrane, si sorseggiano pastosi vini e si trascorrono piacevoli serate in compagnia. Vi narriamo di un ambiente caloroso, dall’accoglienza amichevole, di un ambiente arredato con raffinatezza, laddove colonne di sornione bottiglie di vino riposano l’una sopra all’altra fino al soffitto. Un ambiente che si aggetta all’esterno con una veranda intima e rassicurante, mentre agli antipodi del locale una saletta si erge solinga su una serie di scalini robusti.
Grandi vetrate tradiscono le luci e le forme di un angolo prestigioso della città, in cui gli affari hanno luogo con ritmo frenetico ma allo stesso tempo posato. I commensali degustano serenamente le loro portate seduti composti ai loro massicci ed eleganti tavoli, mentre lampare egizie danno luce alle loro conversazioni. Le cene si avviano, le portate si alternano, il servizio giunge al termine; i clienti via via si alzano e si recano alla cassa soddisfatti. Quasi tutti si soffermano e conversare e a ringraziare il titolare. Un uomo semplice, affabile, umile, che mentre racconta la sua vita al nostro (e suo) docente Claudio Olivieri, ha sempre un “terzo occhio” acceso e attento a ciò che succede intorno a lui.
I CAPOLAVORI DI MIMMO
“Io mi sono innamorato di questo locale” confessa Domenico Loiero, per gli amici Mimmo, che capeggia da oltre un ventennio Pepe & Sale, un prestigioso ristorante ubicato a un tiro di schioppo dal City Life a Milano “e non lo venderei per nulla al mondo!”. Domenico, anzi Mimmo ha gli occhi che brillano come diamanti quando racconta di come ha creato questo locale. Si vede proprio che è una sua creazione. Nel mentre, le parole di Mimmo scorrono e lo avvolgono di un’avventura durata un’intera esistenza.
Dai viaggi in Brasile e a Los Angeles, con un’unica certezza che è presente in ogni episodio: una grande passione per la ristorazione italiana, quella tradizionale. Mimmo presenta a Claudio il personale del ristorante. Cenano, accompagnati da un corposo Sangiovese, al cospetto di un perfetto ossobuco con risotto alla milanese. Per non dire della pasticceria: DELIZIOSA!
Escono ed in pochi minuti raggiungono il ristorante pizzeria Lo Zenzero, anch’esso parte del regno di Mimmo. Claudio viene guidato in un tour anche lì, fa un salto in cucina (la tentazione era irresistibile!) e fa due chiacchiere col personale. Qui l’ambiente ha un che di latino e sud americano, in ogni caso sempre caldo e accogliente.
UN BRAVO IMPRENDITORE DEVE ESSERE IN GRADO DI LAVORARE IN PRIMA LINEA
Mimmo ha tanti aneddoti da raccontare a Claudio, e viceversa. Claudio mostra a Mimmo le foto storiche dei propri locali bolognesi, immagini di quando da piccolo era circondato dalla brigata del ristorante dei suoi genitori e si sentiva un pesce fuor d’acqua, venuta a galla forse troppo presto. Poi col tempo però ha imparato a nuotare. Una serata molto ricca di déjà-vu, sembra che i due si conoscano da una vita. E chi può dire di no, forse è proprio così.
Sapete la ristorazione è un ambiente strano, in cui si creano e distruggono vite, frequentato da artisti, vip, politici e persone comuni. La ristorazione è un modo per convivere, non a caso quando ci si siede a ristorante siamo tutti commensali. E quindi si: lì davvero si “vive insieme” e “si condivide la mensa”. Ora Mimmo, uomo lungimirante e ambizioso, costruttore di imperi ristorativi, dopo il Corso di Cuoco Professionista, svolto per sua pura curiosità di comprendere il dietro le quinte della ristorazione, vuole fare anche il corso di Maestro dei Primi Piatti Italiani. Perché anche se lui non sta in cucina in prima persona, quel mondo vuole capirlo davvero bene. Mimmo vuole sapere. E questa è l’anatomia del successo di un professionista: Domenico “Mimmo” Loiero.