RISTORAZIONE PROFESSIONALE

PERCORSI FORMATIVI CHE NASCONO DALLE ANALISI DEL MERCATO

Il continuo contatto con le realtà professionali e le associazioni del settore ristorativo ha messo in luce la necessità di creare nuovi modelli formativi che meglio si adattino alle attuali esigenze del mercato. → Vedi Sezione ENTE DI RICERCA.

Viviamo in una società sempre più veloce e dinamica che stimola i cambiamenti al fine di seguire i trend e ottimizzare la produzione del locale. Per inserirsi velocemente e con profitto nel mercato del lavoro occorre una figura professionale dalla mente flessibile e creativa, dotata della Conoscenza, Abilità e Competenza necessarie ad inserirsi in un team di lavoro e, se necessario, anche a dirigerlo. Visto che parliamo dell’educazione e formazione di Risorse Umane, e quindi di menti creative con la propria specifica individualità, sono necessari non solo nuovi modelli di Format Educativi in grado di accogliere  e rispondere ai precisi input del settore ma anche un’Organizzazione Ad Hoc in grado di promuovere ed erogare tali format in modo efficace e produttivo.

CONOSCENZA

Le nozioni necessarie ad avere consapevolezza e padronanza di una materia per trovare soluzioni.

ABILITA’

La capacità di ottenere buoni prodotti da una particolare forma di attività, con contenuti sia intellettuali che pratici.

COMPETENZA

Un agire in maniera volutamente responsabile, secondo criteri e variabili, adattabili in base alle esigenze.

QUALIFICA

Il raggiungimento di uno standard di conoscenze, abilità e competenze, relativamente ad un certo settore.

7 SEDI OPERATIVE IN ITALIA

La Scuola di Cucina Professionale ha la sua Sede Centrale a Firenze (FI) ma i corsi vengono tenuti anche nelle Sedi di Bologna, Milano, Roma, Genova, Lecce e Pisa. In ogni sede vengono consegnati i medesimi Corsi con i medesimi Format, per garantire all’allievo il massimo standard qualitativo indipendentemente dalla città nella quale desidera frequentare il suo percorso professionale. L’esame di Diploma viene però effettuato solo nella Sede Centrale di Firenze, dove ogni sabato si riunisce una commissione esterna di esperti che è tenuta alla valutazione del candidato.

LA MASSIMA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ SULLA FORMAZIONE 

La norma UNI ISO 21001 si rivolge a tutte le realtà formative (A livello Europeo denominate LSP Learning Service Provider) che erogano servizi nel settore dell’istruzione e della formazione non formale, ovvero attività educative professionali che si differenziano dai programmi scolastici tradizionali. La norma UNI ISO 21001 è specificatamente applicata dagli Enti Formativi che hanno come finalità principale l’addestramento tecnico-professionale e la crescita culturale, sociale ed umana dei propri allievi.

UNA NORMA CHE IMPLICA IMPEGNO E RISULTATI CONCRETI

Aderire e certificarsi UNI ISO 21001 implica, come specificato dalla Comunità Europea, “adottare idonei strumenti per la progettazione, l’erogazione e la verifica della formazione in linea con le esigenze del mercato e nel rispetto delle attese e delle aspettative delle parti interessate e dei destinatati finali del servizio“. La certificazione effettuata da un Ente di Qualità esterno all’Ente Formativo, testimonia l’impegno dell’organizzazione nel fornire garanzie certe di qualità del servizio erogato, in un contesto socio-economico in cui la formazione rappresenta un valore essenziale di qualificazione nel mondo del lavoro.

La UNI ISO 21001 spinge l’Ente di Formazione, dalla progettazione all’erogazione di ogni singolo corso e modulo formativo, a porre l’attenzione sui risultati. Questo può avvenire esclusivamente grazie ad una approfondita relazione “formazione-impresa”, e risulta coerente con il quadro normativo in materia di Certificazione delle Professioni delineato dal Decreto Legislativo 16 gennaio 2013, concernente: “Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze” e dalla Legge 4 del 14 gennaio 2013 concernente: “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”.

DUE CERTIFICAZIONI PER UNA FORMAZIONE CHE CREA COMPETENZA

L’Accademia Italiana Chef ha integrato alla UNI ISO 21001 la certificazione complementare UNI EN ISO 9001 che definisce nel dettaglio i requisiti attinenti ai seguenti aspetti:

Determinazione dei fabbisogni formativi
Progettazione ed erogazione dei servizi per l’apprendimento
Valutazione del servizio di formazione
Sistema di gestione dell’organizzazione (Business Plan, Risk Assessment, Financial Management)

I VANTAGGI PER GLI ALLIEVI

L’utilizzo di tutti gli elementi e le norme di entrambe le Certificazioni di Qualità Europee sopracitate, garantisce all’allievo una serie di vantaggi e la certezza di:
A) avere una struttura formativa affidabile;
B) avere dei percorsi formativi realmente in linea con le esigenze del mercato;
C) partecipare a corsi di formazione di provata efficacia;
D) affrontare un percorso formativo realmente utile e realmente efficace per entrare nel mercato del lavoro;
E) di avere moduli formativi progettati per acquisire Conoscenza, Abilità e Competenza;
F) di avere moduli formativi che revisionati ogni anno sulla base delle interazioni con il mercato e l’impresa;

Oltre a questo le norme prevedono un percorso ad hoc per documentare il sistema di governo dell’organizzazione. Questo garantisce la motivazione e il diretto coinvolgimento da parte di tutto il personale docente e amministrativo nel conseguimento degli obiettivi definiti e del loro miglioramento continuo in ottica di soddisfazione delle parti interessate e dell’utente finale del servizio, ovvero l’allievo.

UN SISTEMA CHE COINVOLGE L’INTERA FILIERA DELLA RISTORAZIONE 

A livello SOCIALE ed ECONOMICO, l’orientamento ai bisogni del contesto lavorativo, l’individuazione e la tutela delle parti interessate, la ricerca della soddisfazione degli utenti finali del servizio formativo, l’attenzione alla relazione “formazione-impresa”, il focus sui risultati, esprime l’attenzione dell’Ente Formativo verso un “effetto sostenibile dell’apprendimento” con conseguente ricadute positive su tutta la filiera produttiva che acquisisce, in Italia e nel mondo, sempre maggiore stima e credibilità. L’adozione della UNI ISO 21001, specie se in abbinamento con la UNI ISO 9001, è inoltre riconosciuta negli appalti pubblici come evidenza della capacità organizzativa e tecnico-professionale dell’Ente di Formazione.