Premiata nel 2016 come miglior ristorante al mondo dal The World’s 50 Best Restaurant Award di New York (il primo ristorante italiano a conseguire questo traguardo), l’Osteria Francescana annovera tre Stelle Michelin e rappresenta una meta davvero preziosa per coloro che desiderano ricevere una formazione curriculare di estremo livello. Questo regno dell’Alta Cucina ha ospitato vari stagisti d’eccellenza provenienti dall’Accademia Italiana Chef, fra i quali gli studenti Giona Vanoni, Yonathan Ciotta ed Ivan Palombi che si sono formati con il nostro docente del Corso di Cuoco Professionista di Milano e Torino, Claudio Olivieri.
L’attuale presenza di Ivan in Osteria Francescana (già raccontata in un interessante articolo che potete leggere qui), ha motivato il Docente Olivieri a far visita al Grande Massimo Bottura.
Lo Chef, disponibile e solare come sempre, lo ha ricevuto con entusiasmo, condividendo un sentito interesse per gli allievi dell’Accademia che presso l’Osteria Francescana si sono messi alla prova con umiltà e impegno.
“Come si comportava in Accademia durante il Corso?” – ha chiesto Bottura interessato – “Non mi è stato difficile dire la pura verità” -ha affermato Olivieri- “Dico sempre quello che penso, e quello che penso di Ivan è che è molto in gamba ed ha un grande futuro davanti a sé. In Accademia è stato uno studente esemplare. Sempre attento ed interessato, uno di quegli studenti che non danno mai niente per scontato e che mostrano un continuo e profondo interesse verso la professione. Benché, a differenza della maggior parte degli studenti dell’Accademia, Ivan annoverasse già anni di esperienza sul campo ed una scuola alberghiera alle spalle, si è sempre dimostrato umile ed attento come un neofita“-. “Non avevo dubbi” -ha ribattuto Bottura- “Anche qui da noi si è dimostrato subito molto attento, umile ed interessato ad imparare. Si è integrato molto bene con il gruppo in cucina ed ha avuto così modo di essere inserito nella gestione di aspetti delicati del lavoro. La cosa più importante che ogni formazione accademica dovrebbe trasmettere ai ragazzi che vogliono imparare il mestiere è proprio l’umiltà, la disponibilità a lavorare sodo e dietro le quinte, nel laboratorio, ove le prime preparazioni vengono realizzate. Chi vuole imparare dovrebbe farsi un consistente background delle basi, spesso invece chi si affaccia a questo settore è pretenzioso e vorrebbe partire da subito in cucina. Peccato che non avendo delle buone basi, sarebbe impossibile per lui operare in cucina: alcuni dei nostri processi lavorativi sono talmente complessi che richiedono letteralmente anni per essere compresi” Ha poi concluso.
Durante il loro incontro Olivieri e Bottura hanno parlato anche della formazione accademica, concordando che un Corso per Cuoco Professionista deve insistere sui fondamenti, partire dalle più basilari tecniche utilizzate in cucina. Se non si capiscono i meccanismi basilari di chimica e fisica che intervengono in una realizzazione culinaria infatti, non sarà possibile creare piatti che rappresentino di per sé stessi eccellenze di gusto, sapore ed estetica. Probabilmente è proprio questo il punto di forza dei nostri corsi: insistere sul trasmettere buone e solide basi fondamentali, sulle quali poi ogni studente può costruire il suo univero gastronomico. E probabilmente è proprio questo ciò che contraddistingue in qualità i nostri stagisti.
L’incontro si è terminato rinnovando reciproche congratulazioni ad Ivan, un ragazzo ambizioso che, nonostante la giovane età, può già annoverare esperienze di tutto rispetto: Cioccolatiere in Pasticceria Spadafora, Chef in Resort Luxury, stage con voto Eccellente in Ristorante Carlo Cracco ed ora stage in Osteria Francescana. Gli rinnoviamo i nostri migliori auguri per una carriera di grande successo.